Programma Facoltà di Medicina
Indice
- Intenti Comuni a tutti i Corsi di Laurea
- Didattica Frontale
- Attvità Formativa Professionalizzante
- Questionari Valutazione
- Esami
- Corsi Monografici
- Blocchi Didattici
- Gestione Spazi Universitari
- Edificio Ex Risonanza
- Parcheggi
- Servizi Informatici
- Comunicazioni agli Studenti
- Pratiche di Segreteria
- Progetto ERASMUS
- Esame di Stato
- Attività Culturali
- Medicina e Chirurgia
- Odontoiatria e Protesi Dentaria
- Professioni Sanitarie
Il 14 e 15 Maggio 2014 si terranno le elezioni universitarie per il rinnovo dei rappresentanti degli studenti. Come sempre, ci presentiamo con un nostro programma elettorale spiegando nel dettaglio le tematiche di cui intendiamo occuparci per continuare a difendere i diritti degli studenti.
Sono ormai due anni che i cambiamenti imposti dalla “Legge Gelmini” sono entrati stabilmente in vigore. Questi sono stati anni in cui abbiamo cercato di vigilare sulla corretta attuazione delle modifiche, portando la voce degli studenti in tutti gli organi. La già complessa situazione è stata aggravata dal continuo avvicendarsi dei Governi e dei Ministri, lasciando spesso le Università in balia di singoli decreti poco trasparenti e di complessa attuazione.
In continuità con le nostre idee, ci siamo battuti affinché, nonostante le riforme, la didattica rimanesse una tematica da affrontare a livello di Facoltà, così da evitare inutili contenziosi tra Dipartimenti o Corsi di Laurea, nella consolidata convinzione che questi ultimi non potessero essere in grado di avere una visione unitaria e di direzione. A questo scopo si rivelerà fondamentale la Commissione Paritetica, che chiamata a controllare ed esprimere pareri su tutta l’Offerta Formativa, rappresenterà uno strumento indispensabile per far valere le posizioni degli studenti e rimarcare l’importanza di una Facoltà che lavori all’unisono.
Lo scorso anno è stato emanato il decreto soprannominato “AVA” (Autovalutazione Valutazione Periodica e Accreditamento), in cui sono stati elencati una serie di parametri quantitativi e qualitativi allo scopo di valutare le Università Italiane. Per l’ennesima volta attraverso questo provvedimento si è cercato di limitare ed indebolire l’Università pubblica andando ad individuare in semplici parametri numerici, come numero di docenti e relativo settore di riferimento o numerosità dei corsi, la salubrità di un Ateneo e la conseguente decurtazione di fondi.
In questi mesi ci siamo battuti a livello locale e soprattutto a livello nazionale affinché fosse risolto il problema della mancanza dei fondi alle Scuole di Specializzazione.
Oltre al dramma in sé di tanti giovani medici disoccupati, la riduzione dei posti nelle Scuole di Specializzazione va letta come una grave carenza del sistema dell’istruzione: se non si porrà rimedio, sempre più laureati in medicina saranno costretti a cercare uno sbocco professionale all’estero, impoverendo il nostro paese della competenza di studenti formatisi in università pubbliche per cui lo stato ha investito risorse.
Tutto ciò comporterà inoltre un grave problema sociale e sanitario: il dimezzamento degli specializzandi si ripercuoterà inevitabilmente sull’organizzazione delle attività assistenziali provocando una desertificazione del sistema sanitario italiano.
La situazione è relativamente migliorata dopo la mobilitazione studentesca avvenuta in questi mesi (ad Ancona il sit-in davanti all’ospedale di Torrette da noi organizzato e le tante pressioni esercitate sulla Regione dai rappresentanti degli studenti). Ci rifiutiamo categoricamente di accettare come soluzione al problema quella di diminuire il numero di posti in entrata al primo anno di Medicina, crediamo infatti che questo costituirebbe un’evidente violazione del diritto allo studio: al fine di garantire a tutti l’accesso ad una formazione specialistica, chiediamo, invece, che venga aumentato sostanzialmente il numero delle borse di specializzazione attraverso lo stanziamento di più fondi statali. Riteniamo infatti una contraddizione che, in un caso del genere, si prediliga fare tagli alla formazione specialistica, piuttosto che espandere il più possibile questo diritto a tutti gli studenti. In seguito alle nostre proteste è stato possibile stanziare 30 milioni di euro, sufficienti per elevare il numero dei contratti dai 2300 inizialmente previsti a circa 3200 per i bandi di concorso 2013/2014, e 50 milioni sono previsti a partire dal 2015, che porteranno a circa 4000 le borse disponibili. Di certo un miglioramento, ma assolutamente non sufficiente e affatto risolutivo. Continueremo quindi a far pressione affinché il problema della mancanza di fondi sia risolto in maniera strutturata e duratura.
Per quanto riguarda la modalità di svolgimento del concorso nazionale, riteniamo che l’assetto della prova presenti numerose criticità, infatti, ancora una volta, gli studenti si trovano di fronte ad un test basato principalmente su un criterio di valutazione nozionistico, che crediamo debba essere riformato e rimodellato per migliorarne l’efficacia.
Il Miur sta lavorando al riassetto e alla revisione della durata delle Scuole di Specializzazione e metterà in campo a breve una fase di confronto con tutti i soggetti a diverso titolo interessati e ancora una volta faremo sentire la voce degli studenti su un tema così importante per il nostro futuro.
INTENTI COMUNI A TUTTI I CORSI DI LAUREA PRESENTI IN FACOLTÀ
Durante il percorso universitario capita di frequente di affrontare lo stesso argomento all’interno differenti insegnamenti, sacrificando la specificità dei temi che ogni docente dovrebbe affrontare. Riteniamo a tal proposito utile una revisione dei programmi dei singoli insegnamenti, in modo da garantire una formazione più ampia e dettagliata possibile, che eviti sovrapposizioni e lacune.
Parallelamente dovrebbero essere rivisti anche i CFU (crediti formativi universitari) assegnati ad ogni insegnamento, in modo che si tenga conto del reale impegno richiesto per il superamento dell’esame nella definizione degli stessi.
Attività Formativa Professionalizzante (Tirocinio)
Un tema comune a tutti i corsi di laurea della nostra Facoltà riguarda senza dubbio le sedi di tirocinio. Con l’ampliarsi dell’offerta formativa del nostro Ateneo, si amplia inevitabilmente anche il numero di studenti iscritti e che partecipano, quindi, alle attività formative professionalizzanti.
Di conseguenza si rende a nostro avviso indispensabile l’istituzione di convenzioni con nuove strutture diffuse sul territorio, che possano accogliere questi studenti e garantire loro un’adeguata formazione.
A questo provvedimento deve però affiancarsi un valido sistema di supporto alle spese necessarie agli spostamenti degli studenti nelle strutture suddette. Non è infatti accettabile che siano ancora una volta gli studenti a farsi carico delle spese necessarie alla propria formazione.
(Le problematiche inerenti i singoli corsi saranno affrontate nelle apposite sezioni).
Da sempre riteniamo che questo essenziale strumento messo a disposizione degli studenti debba essere ottimizzato.
Ci impegneremo affinché i risultati dei questionari siano pubblicati in modo chiaro e facilmente interpretabile, in modo che siano resi leggibili anche agli studenti.
Dopo aver ottenuto che i questionari di valutazione fossero on-line, continueremo a lavorare affinchè siano strutturati in maniera tale da rilevare più attentamente ogni singolo aspetto connesso alla didattica. Il passaggio alla modalità on-line ha notevolmente ampliato il numero di studenti che compilano il questionario, assicurando una più vasta rilevazione dell’opinione studentesca.
Inoltre riteniamo opportuno inserire questionari anche sui tirocini e sulle afp. Infatti molte delle problematiche che affliggono la nostra Facoltà sono inerenti a queste ultime attività, per cui riteniamo indispensabile che si tenga conto dell’opinione degli studenti al fine del miglioramento dell’offerta formativa.
Purtroppo ancora adesso ci troviamo spesso ad affrontare gravi violazioni del Regolamento Didattico come il salto d’appello e la modifica della modalità d’esame tra appelli, per cui ci impegniamo a continuare ad opporci a queste ingiustizie.
Riteniamo ormai necessario ufficializzare ed estendere a tutti i Corsi di Laurea della Facoltà gli appelli straordinari di Novembre e Maggio. Dopo tre anni di sperimentazione nel Corso di Laurea Magistrale in Medicina e Chirurgia possiamo infatti decretare che questo strumento ha permesso di aumentare sensibilmente la quota di studenti laureati in corso e addirittura nella prima sessione utile. E’ indispensabile quindi che questa possibilità sia offerta a tutti gli studenti iscritti presso la nostra Facoltà.
Chiediamo che sia valutata l’effettiva preparazione dello studente nell’esame in corso, evitando quindi condizionamenti derivanti dalla consultazione del libretto antecedente alla decisione del voto finale. In vista dell’imminente adozione della verbalizzazione elettronica, chiediamo che il libretto cartaceo sia del tutto abolito.
Chiediamo che i CM non si svolgano a ridosso delle sessioni di esame e che le date degli stessi siano rese note prima della presentazione del piano di studi. Ci auspichiamo che situazioni, come quella accorsa in quest’anno accademico a causa dell’introduzione di un nuovo sistema informatico, non si verifichino più, in modo che i CM possano rappresentare un reale arricchimento dell’offerta didattica e non un ostacolo allo studio. A tal fine riteniamo necessari l’ampliamento dell’attuale offerta di CM e l’istituzione di CM pratici, che suppliscano alle carenze presenti nell’attività didattica frontale.
Inoltre al momento molti CM sono sfruttati dai docenti al fine di completare il programma dell’insegnamento e non ampliarlo. Riteniamo che questa pratica debba essere debellata e che i CM smettano di far parte del programma d’esame dell’insegnamento relativo, ma tornino ad essere insegnamenti a scelta nel vero senso della parola.
Caposaldo della linea politica del Gulliver è da sempre l’opposizione ai blocchi didattici per tutti i corsi di laurea. Tale opposizione è giustificata dalla ferma convinzione che ogni studente debba poter gestire il proprio percorso accademico in base alle singole specificità. Ci impegniamo a far sì che siano eliminati, in quanto alla luce della diffusa presenza di propedeuticità, il blocco risulta unicamente uno strumento per favorire il passaggio degli studenti alla condizione di fuoricorso, del tutto sterile e limitante.
La questione della scarsità delle postazioni per lo studio è sempre più grave. E’ evidente come le strutture messe a disposizione dalla nostra Facoltà risultino insufficienti ad accogliere una popolazione di studenti sempre più ampia e che vive sempre di più gli spazi universitari anche al di fuori degli orari di lezione.
Chiediamo, quindi, che, in attesa che i locali dell’ex risonanza magnetica siano ristrutturati (vedi punto successivo), siano aggiunti posti studio negli ampi spazi del polo Murri, quelli antistanti le varie aule.
In linea con questi provvedimenti, sarebbe necessario estendere anche l’orario di apertura della Biblioteca, in modo che coincida quantomeno con gli orari di apertura della Facoltà. Necessario è anche un aggiornamento dei testi attualmente disponibili.
Sarebbe inoltre utile l’aggiunta di ulteriori prese elettriche in tutti gli spazi della Facoltà, poiché lo studio si avvale sempre di più dell’utilizzo di PC e altri strumenti informatici.
Infine riteniamo indispensabile continuare la battaglia per estendere l’apertura degli spazi studio anche alle ore serali. Attualmente, infatti, la Facoltà di Medicina è l’unica a non offrire questo servizio, ignorando le necessità di centinaia di studenti.
Chiediamo, infine, vista la mole di materiale didattico utilizzato per lo studio individuale, l’installazione di armadietti da mettere a disposizione di chiunque ne abbia necessità, specialmente gli studenti pendolari.
Edificio ex Risonanza Magnetica
La nostra Facoltà dispone di questa ampia struttura, senza sfruttarne a pieno le grandi potenzialità. Continueremo ad insistere affinché questi spazi siano messi a disposizione degli studenti, in modo che se ne ricavino delle sale studio, anche alla luce delle problematiche evidenziate in precedenza.
Questo edificio, inoltre, risulta il più adatto all’estensione dell’utilizzo in orario serale, poiché dispone di un ingresso indipendente, che permetterebbe agli studenti di usufruirne senza tenere aperta l’intera Facoltà.
Proponiamo di diminuire il numero dei posti auto riservati ai dipendenti dell’univpm e non accessibili agli studenti, per esempio riservando il primo anello del parcheggio, più piccolo, e non il quinto.
Servizi Informatici e sito internet di Facoltà
Riteniamo indispensabile che siano potenziati gli strumenti di e-learning e che tutti i soggetti responsabili, docenti in particolare, mettano a disposizione degli studenti materiali didattici e informazioni costantemente aggiornate.
E’ inaccettabile, infatti, che il materiale didattico non sia ancora liberamente fruibile dagli studenti, rendendone spesso molto difficoltoso il reperimento. Alcuni docenti sono restii a lasciare agli studenti il materiale didattico (ad esempio slides), quando invece la loro pubblicazione on-line renderebbe questa procedura molto più semplice.
Chiediamo che le informazioni contenute nella Guida dello Studente relative ai vari corsi siano inserite dai docenti all’inizio di ogni anno accademico e non a ridosso della prima sessione d’esame.
Chiediamo che gli strumenti attualmente utilizzati per le comunicazioni urgenti su spostamento lezioni, esami, CM siano potenziati e resi più facilmente accessibili, migliorando il sito di facoltà e creando un’app UNIVPM.
Chiediamo che sia ampliato il numero di sportelli, tramite l’utilizzo di studenti part-time, affinché siano accelerate le pratiche di segreteria e che sia introdotto un metodo di prenotazione, che renda più efficiente la fruizione del servizio, necessario soprattutto in situazioni come l’immatricolazione e la consegna della tesi.
Chiediamo che siano semplificate e accelerate pratiche, quali trasferimenti da altre sedi e richieste di convalida di esami sostenuti presso altri corsi di laurea, rendendo la procedura completamente on-line.
La situazione degli studenti di Medicina è particolarmente grave. Rispetto alle altre Facoltà, infatti, il numero di studenti in partenza è nettamente inferiore. Riteniamo che i programmi di scambio internazionale debbano essere incentivati e non scoraggiati. Un primo provvedimento dovrebbe essere innanzitutto l’ampliamento dell’offerta delle Università straniere che hanno attualmente un accordo con la nostra Facoltà.
A nostro avviso dovrebbero, inoltre, essere meglio definiti i ruoli della segreteria e quello del coordinatore Erasmus nella gestione delle pratiche necessarie, al fine di agevolare gli studenti nell’espletamento delle suddette.
E’ necessario che, a parità di programmi, siano garantiti i crediti e le votazioni ottenute all’estero, evitando oltretutto che siano richieste integrazioni agli esami già sostenuti.
Chiediamo che gli studenti che partecipano al programma vengano messi a conoscenza degli insegnamenti convalidati con più largo anticipo rispetto alla data di partenza.
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento consistente delle tasse per sostenere l’esame di stato. La Facoltà dovrebbe valutare la possibilità di una razionalizzazione di queste spese con l’obiettivo di una loro riduzione. Chiediamo inoltre l’abolizione dell’ingiustificato contributo di 200 euro introdotto per l’Esame di Stato delle Professioni Sanitarie, in quanto, trattandosi di un esame obbligatorio al fine di conseguire la laurea (la quale è appunto una laurea professionalizzante), dovrebbe rientrare nella offerta formativa del corso di studio.
Continueremo a proporre iniziative culturali. Per il Gulliver, questo aspetto è, assieme alla rappresentanza, un caposaldo dell’identità associativa. Riteniamo che l’università debba essere per gli studenti un luogo di crescita culturale e di incontri costruttivi.
Per permettere agli studenti di conciliare la frequenza alle lezioni con lo studio individuale, chiediamo che il carico didattico dei corsi integrati ripartiti su più semestri sia distribuito in maniera più razionale.
L’anticipazione del termine delle lezioni del secondo semestre potrebbe permettere agli studenti di sostenere tutti gli esami relativi all’anno di corso entro la sessione di Luglio, in modo da favorire l’accesso a benefici quali l’esonero superbravo e la Borsa di Studio ERSU.
Attività Formativa Professionalizzante
L’attività formativa professionalizzante è una componente fondamentale nella formazione degli studenti e la sua efficacia deve essere costantemente monitorata. A tal fine riteniamo innanzitutto indispensabile che i questionari di valutazione distribuiti agli studenti siano riferiti anche a quest’ultima, oltre che alla didattica frontale. Questo strumento, infatti, permetterebbe di raccogliere dati utili a un continuo miglioramento delle attività.
In attesa, quindi, che sia possibile rilevare l’opinione degli studenti a proposito, abbiamo individuato alcune possibili migliorie: rivalutazione delle skills amplificando quelle più attuabili ed eliminando le più difficilmente raggiungibili e aumento delle ore di attività previste per credito, avvicinandole alla media nazionale.
Chiediamo che il secondo semestre dell’ultimo anno sia prettamente pratico, in modo da lasciare tempo libero per la stesura della tesi, anticipando le attività didattiche frontali ai semestri precedenti. Molti Corsi di Laurea, infatti, presentano una concentrazione degli insegnamenti nell’ultimo semestre, che ostacola il conseguimento della Laurea nelle prime sessioni utili. Attualmente, purtroppo, molti studenti sono costretti ad affidarsi alla disponibilità dei professori per riuscire ad ultimare in tempo gli esami (richiesta di preappelli, che esulano dall’organizzazione ufficiale delle sessioni d’esame), quando una migliore distribuzione del carico didattico permetterebbe di eliminare questa problematica.
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Convenzioni cure odontoiatriche
Stiamo lavorando sulla possibilità di stipulare convenzioni con la clinica universitaria in modo da offrire un’assistenza agevolata agli studenti e, contemporaneamente, garantire maggiori attività pratiche per i futuri odontoiatri.
Viste le gravi mancanze attualmente presenti, ci impegnano a rimodulare il piano di studi del corso:
Riformulazione degli insegnamenti, specie quelli riguardanti l’area preclinica, giacché risultano sterili e ingombranti per la formazione dello studente. Si richiede una modalità d’insegnamento volta all’apprendimento non solo delle conoscenze mediche ma anche delle competenze tecniche per svolgere attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione che siano mirate e più in generale rivolte ai problemi di salute orale. Si richiede un approccio più incisivo nello svolgimento delle scienze di base e delle scienze mediche con interesse odontoiatrico fin dai primi insegnamenti.
Applicazione degli obbiettivi generali e della struttura del piano di studi concorde allo schema di Decreto Ministeriale Nuove Classi di Laurea – Disciplina corsi di laurea Magistrale, del 16 marzo 2007, che definisce tali corsi nell’osservanza delle direttive dell’Unione Europea. Si richiede non solo che il piano di studi sia composto di 360 CFU, cosa già valida, ma che ogni anno sia composto da 60 CFU tra attività didattiche frontali e Formative Professionalizzanti (La distribuzione dei 360 CFU è determinata nel rispetto delle condizioni riportate negli allegati del decreto, che stabilisce i crediti da attribuire agli ambiti disciplinari includenti attività formative indispensabili alla formazione dell’odontoiatra). Da tale modello emerge inoltre la proposta di iniziare il tirocinio a partire dal secondo anno e di estenderlo per quasi la totalità dei CFU disponibili nel sesto anno.
Si richiede che vengano diminuiti i CFU degli insegnamenti dei primi anni e che vengano distribuiti in maniera più opportuna tra i vari insegnamenti del CdLM per inserirne di nuovi e più aggiornati.
Si richiede l’inserimento di nuovi insegnamenti (e.g. Odontoiatria Preventiva e di Comunità) valutando la mancanza di un attuale prosecuzione naturale degli studi sotto forma di Scuola Di Specializzazione di Area odontoiatrica presso l’Ateneo dorico, al fine di stimolare lo studente desideroso di proseguire con gli studi, non solo verso le “classiche” scuole di Specializzazione in Ortognatodonzia, in Clinica Odontostomatologica o in Chirurgia Orale, ma anche verso le Scuole di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva o in Statistica Sanitaria per Odontoiatri, non escludendo (sebbene sia ormai sempre più rara) la possibilità di un impiego dell’Odontoiatra nella Sanità Pubblica.
CORSI DI LAUREA DELLE PROFESSIONI SANITARIE
Chiediamo che le modalità di svolgimento degli esami e l’attività formativa professionalizzante siano migliorate e che ci sia uniformità di pratica e teoria per entrambi i canali del Corso di Laurea di Infermieristica della sede di Ancona e tra questa e le altre quattro sedi. Chiediamo inoltre che la valutazione degli studenti continui ad incidere in maniera significativa sulla formulazione delle graduatorie per i Docenti del Sistema Sanitario Nazionale.
Molto spesso si verifica che per alcuni corsi di laurea i docenti assegnati non conoscano le caratteristiche e le prerogative della figura professionale di riferimento. Chiediamo quindi che sia prevista una formazione adeguata che permetta ai docenti di strutturare l’insegnamento calzandolo sulle specificità del corso.
Inoltre il contenuto di alcuni insegnamenti si discosta considerevolmente dagli obiettivi didattici dei corsi. Chiediamo quindi che ci sia una revisione dei programmi concertata con gli studenti.
Chiediamo che venga attivata almeno un’ulteriore sessione di laurea, vista la palese incongruità con gli altri corsi della Facoltà.
Alcuni Corsi di Laurea necessitano di una revisione dell’intero piano di studi, in quanto ad esempio molti corsi integrati non presentano una reale affinità tra i moduli che li compongono.
Riteniamo necessari il potenziamento del servizio biblioteca e l’acquisto di materiali per i laboratori. A tale riguardo, chiediamo che i manuali NIC, NOC e NANDA siano resi disponibili in più copie cartacee e consultabili on-line in forma digitale.
E’ indispensabile che tutti i testi consigliati dai docenti siano reperibili presso la Biblioteca di Facoltà.
Orari Didattici e organizzazione aule
Chiediamo che si faccia maggiore attenzione nell’organizzazione degli orari di lezione. Molti corsi di laurea, infatti, prevedono orari di lezione che non favoriscono una partecipazione attenta da parte degli studenti.
Inoltre è capitato spesso che la distribuzione della aule non tenesse conto del numero di studenti frequentanti la lezione, costringendoli a seguire le attività didattiche senza un posto a sedere. Chiediamo che si faccia maggiore attenzione anche nella distribuzione delle aule.
I laboratori didattici, sebbene rappresentino uno degli strumenti più importanti nella formazione degli studenti, non sono tuttora strutturati nella maniera più efficiente.
Innanzitutto le strutture e il materiale messi a disposizione risultano insufficienti e spesso gli studenti sono costretti ad automunirsi della strumentazione necessaria.
Inoltre il tempo dedicato all’apprendimento di alcune tecniche è in molti casi troppo esiguo rispetto alle necessità, per cui gli studenti giungono alle prove finali non adeguatamente preparati.
Infine sarebbe necessario aggiornare e ampliare le metodiche insegnate, introducendone di nuove e più innovative.
Nello svolgimento del tirocinio gli studenti riscontrano difficoltà dovute alla mancanza di una figura di riferimento costantemente presente a cui rivolgersi per ricevere indicazioni e chiarimenti. Chiediamo quindi che vi siano una riorganizzazione delle responsabilità e che venga assegnato a più professionisti il ruolo di occuparsi della formazione dei tirocinanti, in maniera tale da garantire un tutoraggio costante e da permettere ad ogni anno di corso di avere un tutor che si occupi del tirocinio e dell’assegnazione delle sedi.
Questo tema non riguarda in maniera specifica il Corso di Infermieristica, che invece da questo punto di vista non presenta grandi problematiche.
Sicuramente per i Corsi di Laurea afferenti alle Professioni Sanitarie l’organizzazione del tirocinio rappresenta una delle problematiche più gravi, per la quale si dovrebbe prevedere una seria ristrutturazione concordata con gli studenti. Le migliorie che proponiamo di seguito sono volte a rendere il tirocinio un’attività realmente formativa per lo studente, poiché rappresenta indubbiamente una componente indispensabile nella formazione dello stesso. Tuttavia gli studenti non devono certo rappresentare una forza lavoro che sostituisca il personale sanitario e devono rimanere studenti anche in ambito ospedaliero. Più di una volta, infatti, molti di noi si ritrovano a svolgere compiti che non si atterrebbero a quanto richiesto dagli obiettivi dell’attivita, ma che rispondono, invece, esclusivamente alle necessità contingenti del reparto. Riteniamo tutto ciò inaccettabile, in quanto il nostro ruolo rimane quello di soggetti in formazione.
Intanto analizziamo alcune delle questioni più stringenti:
La qualità del tirocinio varia inevitabilmente da una sede all'altra a causa della presenza di professionisti più o meno qualificati per il ruolo di guide; tuttavia alcune sedi in particolare presentano scarsa attenzione nella cura dell'attività e conseguente abbassamento delle possibilità di apprendimento per gli studenti. Chiediamo che il personale incaricato partecipi ad un apposito corso di formazione.
Chiediamo che venga posta più attenzione da parte dei Coordinatori nella scelta delle sedi di Tirocinio, tenendo conto anche del criterio di vicinanza al domicilio dello studente.
Richiediamo che la valutazione finale di ciascun periodo di tirocinio sia data da tutto il personale sanitario competente per ogni corso di laurea che prende parte all’insegnamento e non solo da parte dei Coordinatori. Chiediamo inoltre che la valutazione sia basata su criteri oggettivi.
Partendo dal presupposto che le valutazioni intermedie siano attribuite in maniera oggettiva, chiediamo che le Commissioni tengano conto di queste nel formulare la valutazione finale.
Richiediamo la possibilità di giustificazione delle assenze durante il tirocinio per gli studenti che devono sostenere un esame o partecipare ad attività didattiche.
Riteniamo necessaria la possibilità di cambiare il turno tra tirocinanti.
Chiediamo che sia dedicato maggiore impegno nel reperire nuove strutture e nel sottoscrivere nuove convenzioni per permettere agli studenti di scegliere le esperienze che preferiscono o che più si addicono alle proprie aspirazioni. In particolare si rileva una carenza di convenzioni per alcuni corsi di laurea sul territorio anconetano, considerato che è la provincia più carente in rapporto anche al numero di studenti provenienti da quest’area. Inoltre l’ampliamento delle sedi di tirocinio permetterebbe agli studenti di fare esperienza di un maggior numero di situazioni che dovranno poi affrontare in ambito lavorativo.
Chiediamo che alcune ore del tirocinio siano dedicate alla preparazione e alla supervisione degli studenti, al fine di fornire una formazione che permetta di affrontare il tirocinio con strumenti adeguati. In particolare riteniamo che si rispetti l’obbligo di dedicare alcune ore al confronto con figure professionali dedicate, come psicologi e tutor.
Chiediamo che il programma Erasmus sia reso disponibile a tutti gli studenti iscritti presso un corso di laurea della nostra Facoltà. Tra gli studenti iscritti a Corsi di Laurea afferenti alle Professioni Sanitarie si riscontrano le carenze più gravi e per qualche corso i programmi di scambio internazionale sono del tutto assenti. Riteniamo quindi prioritario che siano attivati progetti quali l’Erasmus e la possibilità di effettuare un periodo di tirocinio all’estero.