ANCHE IL RETTORE DICE NO ALLA RIFORMA
Ieri, Giovedì 10 Febbraio, abbiamo partecipato, nella Facoltà di Economia dell’Università Politecnica delle Marche un incontro, organizzato dal Consiglio Studentesco dell’Ateneo, sulla Legge per il riordino degli ERSU (Legge 77) attualmente in discussione in Consiglio Regionale. All’incontro ha preso parte il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche, esprimendo la propria posizione in merito alla Legge.
Lo scopo della conferenza era l’informazione degli studenti dell’Università e della cittadinanza interessata sul percorso che ha caratterizzato la Legge 77, a partire dal commissariamento del 15 settembre 2015 fino ai diversi incontri e audizioni a cui sono stati chiamati i rappresentanti degli studenti delle università marchigiane.
“La posizione degli studenti delle Marche è stata unanime, fin dai primi incontri, per un ente unico regionale che erogasse i servizi attraverso dei centri territoriali, come espresso nel parere del 14 novembre 2016, firmato dai 4 Presidenti dei Consigli Studenteschi delle Università Marchigiane, presentato alla I commissione consiliare, o il documento presentato all’Assessore Regionale, in cui si dava preferenza a una delle due bozze di legge presentate, quella con un ente unico erogatore a sfavore di una che conteneva le convenzioni con gli Atenei, bozza poi esclusa dal dibattito, nonostante le indicazioni dei soggetti interessati.” Ha riportato Leonardo Archini, Presidente del Consiglio Studentesco Dorico.
“In quell’occasione - ha aggiunto il Rettore - l’improvviso ritiro della bozza è stato motivato dall’Assessore Loretta Bravi con un’indicazione, da parte del Ministero dell’Istruzione a procedere verso una sperimentazione che assegnava alle Università il compito di erogare i servizi per il Diritto allo Studio. Indicazioni disattese, al livello nazionale, dalla Legge di Stabilità, che chiede in maniera inequivocabile che siano istituiti in tutte le regioni “enti unici erogatori” al fine di ottenere il Fondo Integrativo Statale per le borse di studio”.
“In tutte le occasioni in cui gli studenti hanno chiesto di riaprire il dialogo sulle proposte degli studenti c’è stato un atteggiamento di chiusura da parte dell’Assessorato, rifiutando il confronto aperto con le rappresentanze studentesche e di dare spiegazioni che giustificassero il ritiro di una delle due proposte, su cui gran parte delle parti sociali si erano espresse positivamente. Il sistema ibrido - ha continuato Leonardo Archini - che si sta costruendo non risolverà le problematiche del Diritto allo Studio nelle marche ma le accentuerà, impedendo, invece di costruire un welfare studentesco che possa diffondere in tutte le sedi le eccellenze in termini di servizi, migliorando nel complesso il diritto allo studio”
Le conclusioni del Rettore Sauro Longhi “la mia posizione è stata sempre chiara, da subito mi sono espresso per un Ente Unico erogatore dei servizi per gli studenti in prossimità attraverso dei presidi territoriali, e continuerò a sostenere questa posizione, anche se sono convinto che il pericolo più grande sia il nulla”.
Condividi sui social